MEGLIO CON OZONO O CON PEROSSIDO DI IDROGENO?
In data 11 Marzo 2020 in Italia è stato dichiarato il lockdown, cioè la chiusura forzata di quasi tutte le attività commerciali al fine di contrastare la diffusione del Covid-19.
Probabilmente il 4 Maggio 2020 molte attività commerciali, industriali ed artigiane potranno riaprire attenendosi però a determinate prescrizioni previste nel Dpcm 10 aprile 2020. Una di queste raccomanda, ad aziende e negozi, di effettuare interventi di sanificazione da rischio Coronavirus dei propri locali, prevedendo un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta.
Una semplice disinfezione delle superfici non è sufficiente a sanificare completamente un ambiente perché gli agenti patogeni rimarrebbero sospesi nell’aria e in poco tempo si andrebbero a depositare nuovamente sulle stesse superfici.
Per gli ambienti di lavoro è dunque necessario optare per una disinfezione ambientale totale, sia dell’aria che delle superfici, affidandosi ad aziende esperte che conoscano le giuste modalità di intervento adatte ad ogni tipo di locale da sanificare.
Sul territorio nazionale operano diverse aziende di sanificazione e di pulizia, purtroppo alcune sono improvvisate e prive del know how necessari. Allettate da facili guadagni si offrono sul mercato offrendo servizi di disinfezione inadatte allo scopo di sconfiggere il COVID-19.
Molte di queste aziende utilizzano soluzioni a base di ozono per la disinfezione degli ambienti, questa però non rappresenta sempre la scelta migliore e vediamo insieme perché e quali sono le principali differenze fra ozono e perossido d’idrogeno
Sanificazione con Ozono e con Perossido d’idrogeno: le differenze
Il Perossido di Idrogeno è Consigliato dal Ministero della Salute per la sua efficacia contro il Covid-19, è totalmente innocuo per l’uomo e per l’ambiente e permette di effettuare rapide sanificazioni di ogni ambiente, senza causare danni ai materiali e agli impianti.
Il perossido d’idrogeno (conosciuto più comunemente come acqua ossigenata) è un composto chimico con funzione disinfettante consigliato dal Ministero della Salute per la prevenzione da contagio di Coronavirus negli ambienti sanitari:
In letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che i Coronavirus […] sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.
In termini generali, rispetto all’intervento con perossido d’idrogeno, il trattamento di sanificazione con ozono presenta diversi svantaggi operativi che non bisogna sottovalutare nel caso di interventi di sanificazione da Covid-19, soprattutto in ambienti delicati come strutture ospedaliere, uffici, camere d’albergo, aziende con macchinari, ecc.
Si sconsiglia la disinfezione con ozono per:
Possibili danni ai materiali L’ozono è un gas irritante e aggressivo, che deve essere impiegato da personale altamente specializzato e non da “sanificatori improvvisati”. A differenza del perossido di idrogeno, l’ozono richiede macchinari in grado di erogare grosse concentrazioni di soluzione nebulizzata. Ogni microrganismo viene ucciso a concentrazioni diverse, motivo per cui non si può conoscere con esattezza la concentrazione da utilizzare, tranne nel caso in cui non venga eseguito un test preliminare di ricerca di carica microbica specifica. Molte aziende di sanificazione che utilizzano l’ozono spesso saltano questo passaggio e tendono direttamente a saturare l’aria con alte concentrazioni di ozono, provocando danni ai materiali e alle superfici (questo può avvenire ad esempio con il pvc o con le apparecchiature elettromedicali).
Tempi di intervento più lunghi Il secondo aspetto negativo è la tempistica di intervento, poiché la sanificazione con ozono richiede molto più tempo della sanificazione con perossido di idrogeno.
Interventi con apparecchi ad ozono non nebulizzati
Alcune Aziende offrono un sistema di sanificazione utilizzando apparecchi in grado di trasformare l’ossigeno in ozono che poi per mezzo di ventole viene diffuso nell’aria senza che questo venga nebulizzato. Purtoppo molti virus, incluso il COVID-19 sopravvivono dentro molecole di acqua, una sorta di campana che li protegge dall’azione dell’ozono. Se la molecola di acqua viene bombardata da una molecola di acqua ozonizzata il virus viene sconfitto ma se l’ozono rimane sotto forma gassosa, non penetra nella molecola di acqua nel quale il virus sopravvive fino a 9/12 giorni.
Disinfezione ambienti con robot MICRODEFENDER a perossido d’idrogeno
Un’immagine di un intervento di sanificazione con Robot Microdefender.
Per interventi di disinfezione degli ambienti (anche da Coronavirus), è importante quindi affidarsi ad aziende esperte che sappiano quale sostanza utilizzare in ogni specifico locale: La CATARI srl ha scelto di affidarsi al robot Microdefender che grazie ad un microchip scansiona l’area da trattare calcolando la giusta quantità di prodotto da usare e la durata di attivazione, dopodichè un nebulizzatore satura l’aria con una soluzione a base di perossido d’idrogeno e permette di:
sanificare aria e superfici di qualsiasi ambiente indoor (capannoni industriali, strutture sanitarie, aziende, uffici, supermercati, hotel etc.) senza danneggiare prodotti, macchinari o attrezzature presenti.
tornare ad occupare gli ambienti interessati dopo appena 20 minuti dalla fine del trattamento in quanto il prodotto non è nocivo per persone o macchinari.
intervenire in maniera efficace e duratura, eliminando il 99,9% dei virus, dei batteri, dei funghi, muffe e dei microrganismi patogeni presenti.
ottenere un certificato di disinfezione a fine trattamento.
La CATARI srl offre diversi pacchetti di disinfezione per poter programmare e garantire la disinfezione dei locali nell'arco dell'anno.
Lavorare in un ambiente sano significa salvaguardare la propria salute, quella dei propri dipendenti e quella dei clienti.
Comentarios